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Leonardo cauto. Due i temi che tengono banco oggi

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Sulla scia dell’andamento incerto del Ftse Mib, al momento la seduta di Leonardo si conferma senza infamia e senza lode.

Leonardo poco mosso sul Ftse Mib

Il titolo, dopo aver archiviato la sessione di venerdì scorso con un progresso di oltre un punto e mezzo percentuale, oggi ha avviato gli scambi in salita e dopo aver toccato un top intraday a 22,07 euro, si è mosso a passo di gambero.

Mentre scriviamo, Leonardo viene fotografato a 21,74 euro, con un frazionale rialzo dello 0,05% e oltre 700mila azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 4 milioni.

Leonardo: trattative per cessione di un asset non core

Leonardo finisce sotto la lente dopo che Seri Industrial società italiana quotata attiva nella produzione e riciclo di accumulatori elettrici al piombo e al litio, su richiesta della Consob, ha ufficializzato di avere trattative in corso con Leonardo e Invitalia, agenzia governativa italiana controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, per acquistare una quota di maggioranza di Industria Italiana Autobus, IIA, ex Irisbus e Bredamenaribus.

Nel bilancio 2023 di Leonardo, la partecipazione del 29% in Industria Italiana Autobus, è stata svalutata per 57 milioni di euro e classificata tra le attività possedute per la vendita, citando trattative in corso per le quali il closing è atteso entro il 2024. Il restante capitale di Industria Italiana Autobus è detenuto da Invitalia per una quota del 43% e dalla turca Karsan per il 29%.

Leonardo: il commento e la strategia di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM, in una nota diffusa questa mattina evidenziano che, sebbene si tratti di un asset di dimensioni ridotte, la sua cessione sarebbe positiva in quanto eliminerebbe un asset non-core e con performance particolarmente negative.

In attesa di novità, la SIM milanese mantiene una view bullish su Leonardo, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 23 euro.

Leonardo: Banca Akros alza il target price

A puntare su Leonardo è anche Banca Akros, che oggi ha ribadito il rating “buy”, con un target price alzato da 21 a 29 euro, valore che implica un potenziale di upside di oltre il 33% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.

Gli analisti esprimono le loro perplessità in merito al fatto che Leonardo meriti ancora uno sconto rispetto ai competitors, se si considera che il gruppo vanta una crescita dell’utile per azione superiore e una del free cash flow quasi identica.

Banca Akros evidenzia che se si valuta Leronardo sulla base dei multipli medi di Bae e Thales si ottiene un fair value di 29,3 euro, mentre la media dei multipli dei competitors europei porta a un prezzo obiettivo a 35,1 euro.

ATP Madrid, Sinner sfida Kotov per l’accesso agli ottavi: ecco dove vederla in TV

Dopo la vittoria all’esordio contro Sonego, Jannik Sinner torna in campo per i sedicesimi di finale del Master 1000 di Madrid contro il russo Pavel Kotov in una sfida che dà accesso agli ottavi: ecco dove vederla, qual è l’orario della gara e tutto quello che c’è da sapere sul match.

Sinner Kotov, dove vederla in TV e quando

Il match tra Sinner e Kotov può essere seguito in diretta sui canali di Sky (Sky Sport Uno e Sky Sport Tennis). In streaming, invece, la sfida si può vedere su SkyGo e NOW, con la gara prevista per il 29 aprile 2024 alle ore 20.00.

Il percorso dei due tennisti

Dopo un primo turno di bye, Sinner è sceso in campo ai 32esimi contro il connazionale Sonego, il quale non ha però avuto scampo: con un netto 6-0, 6-3, Jannik si è imposto sull’amico e compagno alla Davis, accedendo in scioltezza ai sedicesimi del torneo.

Kotov invece, dopo la vittoria all’esordio contro Albert Ramos-Vinolas (6-3,6-4), è stato impegnato per oltre tre ore nella gara del secondo turno contro Jordan Thompson, numero 33 del ranking, battuto in rimonta 5-7, 6-4, 7-5.

Sinner Kotov, i precedenti

Tra i due tennisti non vi sono precedenti: la sfida di Madrid è una prima volta per entrambi. Kotov è al suo terzo match contro un top player: il russo ha perso contro Andrey Rublev in due set agli ottavi di Bastad e in tre set contro Alexander Zverev agli ottavi di Chengdu.

Dal canto suo però, Kotov è stato un incubo per i tennisti azzurri nella prima parte del 2024, battendo Lorenzo Musetti agli ottavi di Hong Kong, Lorenzo Sonego al primo turno a Doha, Flavio Cobolli agli ottavi di Marrakech e sempre nel torneo marocchino ha superato Fabio Fognini ai quarti. L’unico azzurro in grado di batterlo è stato fin qui sempre Cobolli nel match del secondo turno dell‘Australian Open 2024, dove l’azzurro si è imposto in quattro set.

Franco Di Mare, chi è il giornalista affetto da tumore: fidanzata, figli, carriera e malattia

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Il giornalista Franco di Mare racconta al programma Che tempo che fa di Fabio Fazio la sua malattia.

Si tratta di un tumore incurabile, avuto origine con molta probabilità a causa della respirazione di particelle di amianto durante gli anni di servizio come inviato di guerra.

Ecco cos’è successo al giornalista Franco Di Mare e che tipo di tumore è.

Cosa è successo al giornalista Franco Di Mare?

In occasione dell’intervista al programma di Fabio Fazio su Canale Nove, il giornalista Franco Di Mare ha parlato della sua malattia.

Le parole del giornalista hanno commosso in primis il presentatore di Che tempo che fa. A questo proposito, queste le parole di Franco Di Mare in merito alla sua malattia: 

È legata alla presenza di amianto nell’aria e si contrae tramite la respirazione di particelle di amianto, senza rendersene conto.

Nonostante la grave malattia, il giornalista Franco Di Mare ammette di essere speranzoso, perché “la scienza va sempre avanti”.

Durante l’intervista a Che tempo che fa, lo storico conduttore di Unomattina è apparso in collegamento video con un respiratore artificiale, con un tubicino che gli permette di respirare.

Che tipo di tumore ha Franco Di Mare?

Il giornalista Franco Di Mare racconta quindi la sua malattia, spiegando che tipo di tumore si tratta.

A questo proposito, Di Mare racconta di aver preso il mesotelioma, un tumore molto aggressivo che va a coinvolgere le cellule del mesotermo, ovvero le membrane che rivestono gli organi interni.

Si tratta di un tumore non comune e che nel caso del giornalista Franco Di Mare ha avuto origine nella pleura, ossia la membrana dei polmoni.

Di Mare ha dichiarato di avere ormai poco tempo ancora da vivere e sottolinea che la malattia del mesotelioma è legata molto probabilmente ai tanti servizi svolti come giornalista inviato di guerra, in particolare nella ex Jugoslavia.

Il giornalista, infatti, racconta che questo tipo di tumore:

Si prende perché si respirano particelle di amianto senza rendersene conto: una fibra di amianto è 6.000 volte più piccola e leggera di un capello. Una volta liberata nell’aria non si deposita più per terra, uno la respira senza rendersi conto.

Proprio per questo motivo, dopo la scoperta della malattia, il giornalista ha chiesto alla Rai di poter avere lo stato di servizio, con l’elenco di tutte le missioni da inviato estero.

Di Mare però sottolinea di non aver ricevuto alcun tipo di risposta da parte della Rai, di essere stato ignorato da parte degli stessi colleghi.

Dove lavora adesso Franco Di Mare?

Non manca durante l’intervista anche il racconto da parte di Franco Di Mare sul rapporto con la Rai.

Ricordiamo, infatti, che Franco Di Mare è stato uno dei volti più noti della Rai che dal 1991 ha lavorato per anni come inviato speciale della sezione esteri Rai, occupandosi di politica internazionale e successivamente di criminalità organizzata

Nel 2003 Di Mare è diventato poi conduttore tv per Rai 1 con Unomattina Estate, poi Week end e Uno Mattina.

Dal 14 gennaio 2020 Franco Di Mare è direttore generale dei programmi giorno della Rai. Nel 2020 arriva poi la nomina per Franco Di Mare come direttore di Rai 3, prendendo il posto di Silvia Calandrelli.

Oggi Di Mare è uno dei lavoratori vittime dell’amianto e ha colto l’occasione dell’intervista su Nove per raccontare la sua storia e per presentare il suo libro Le parole per dirlo. La guerra fuori e dentro di noi.

Leggi anche: Chi è Piergiorgio Giacovazzo, il giornalista protagonista di una gaffe al Tg2.

Franco Di Mare: vita privata

Franco Di Mare è nato a Napoli, l’8 luglio 1955, ha 68 anni ed è stato uno dei volti noti della Rai, passando dal giornalismo fino alla conduzione di numerosi programmi televisivi.

Dopo aver conseguito la laurea in Scienze Politiche presso l’Università Federico II di Napoli, Di Mare avvia fin da subito la sua carriera nel mondo del giornalismo.

Giornalista professionista dal 1983, comincia a lavorare a l’Unità come cronista di giudiziaria nel 1980. L’anno successivo comincia la sua collaborazione come corrispondente da Napoli, per l’agenzia di servizi AGA (Agenzia di Giornali Associati) e per Radiocor (Agenzia di Stampa Economica e Finanziaria). 

All’età di 35 anni, quando il giornalista era inviato a Sarajevo per raccontare ai telespettatori la guerra in Bosnia, decide di avviare la richiesta di adozione di una bambina di soli dieci mesi che Di Mare aveva incontrato proprio nell’orfanotrofio della città.

Al momento dell’adozione della figlia adottiva, Stella, Franco Di Mare era impegnato sentimentalmente con Alessandra Di Mare, la quale è stata moglie del giornalista fino al 2012.

Nel 2017, il giornalista conosce Giulia Berdini, responsabile dei servizi di ristorazione in Rai, con la quale ufficializza la relazione nel 2018 e con cui è tuttora legato sentimentalmente.

Chi è Pavel Kotov, il tennista russo che sfida Sinner

Nel prossimo round del 29 aprile dell’Atp di Madrid, Jannik Sinner si prepara a sfidare Pavel Kotov in un incontro che promette scintille. Dopo la vittoria su Lorenzo Sonego, il cui patrimonio continua a crescere, l’atleta altoatesino è pronto ad affrontare il talentuoso tennista russo nel terzo turno. Una vittoria significherebbe per Sinner la qualificazione agli ottavi di finale, con i premi e i punti in palio che si fanno sempre più allettanti. In particolare, Sinner mira a ridurre il gap di circa 1300 punti che lo separa da Novak Djokovic, attuale leader della classifica ATP.

Pavel Kotov chi è: la carriera

Pavel Kotov, nativo di Mosca e classe 1998, è un nome che inizia a farsi strada nel circuito professionistico. Dopo aver mosso i primi passi nell’Itf Junior Circuit nel 2016, Kotov ha progressivamente scalato le classifiche, partecipando con successo ai tornei Challenger nel 2019 e ottenendo risultati significativi. Nel 2022 ha conquistato il titolo al Forlì III, guadagnandosi un posto tra i primi 200 tennisti al mondo. Nel corso della sua carriera, ha dimostrato di essere un avversario temibile, con un tiro preferito nel dritto e uno stile di gioco basato su colpi potenti dal fondo, molto simile a quello di Jannik Sinner.

Attualmente posizionato al numero 72 del ranking ATP, Pavel Kotov ha raggiunto il suo miglior piazzamento il 29 gennaio 2024, classificandosi al 61º posto. Con una superficie preferita come il cemento, Kotov si prepara a mettere alla prova le abilità di Sinner in un incontro che promette grande spettacolo. La gara tra Sinner e Kotov di lunedì 29 aprile dà accesso agli ottavi di finale degli ATP di Madrid.

La scomparsa del coach

Il 31 marzo 2023 Pavel ha perso il suo coach Polyakov dopo una lunga battaglia contro il cancro. È stata una perdita devastante per Kotov. Nell’ottobre 2022, è entrato per la prima volta nella Top 100 della classifica ATP di Pepperstone e cinque mesi dopo ha dovuto affrontare una profonda perdita personale.

È stato improvviso perché eravamo insieme al Roland Garros nel 2022. Quando siamo tornati ci siamo semplicemente allenati insieme e lui ha trascorso molto tempo in campo. Era super, super stanco. Pensava che fosse solo ogni singola ora di pratica e un sacco di cose diverse. Ma poi è andato dal dottore e il dottore lo ha detto.

Dumfries e lo striscione con Theo Hernandez al guinzaglio: la FIGC apre l’inchiesta

Galeotto fu lo striscione di Dumfries contro Theo Hernandez: la FIGC ha infatti aperto un’inchiesta per far luce sull’accaduto, con il terzino olandese che ora rischia di venir sanzionato.

Dumfries contro Theo, la FIGC apre l’inchiesta

Nel corso dei festeggiamenti per la vittoria dello scudetto il pensiero dei giocatori dell’Inter non poteva non finire sui rivali del Milan, con la festa lungo le vie di Milano che ha visto vari sfottò nei confronti dei cugini rossoneri. A creare la polemica è stato in particolare uno striscione alzato da Dumfries durate il giro del pullman per il capoluogo meneghino. Richiamando una celebre immagine del videogioco GTA, lo striscione raffigura proprio il terzino olandese tenere al guinzaglio il rivale Theo Hernandez, con il quale si è dato spesso battaglia nel corso dei derby degli ultimi anni. Secondo le ultime ricostruzioni, sarebbe stato Arnautovic, inizialmente, a raccogliere lo striscione dai tifosi e a passarlo al compagno in un momento goliardico.

Per questo motivo, la Procura della FIGC ha aperto un’indagine in merito, iniziando ad acquisire immagini e video della festa scudetto per valutare la sanzione da deliberare nei confronti di Dumfries.

Cosa rischia Dumfries?

Per capire cosa rischiano il giocatore e il club (in caso di comprovata responsabilità oggettiva) possiamo rifarci a dei precedenti in merito. Nel 2022, per esempio, era stata disposta una multa da 4-5 mila euro allo stesso Theo Hernandez per alcuni cori offensivi durante la festa scudetto dei rossoneri. La stessa sorte toccò qualche giorno dopo a Zaniolo nel corso dei festeggiamenti post vittoria della Conference, quando si era reso protagonista di alcuni sfottò nei confronti della Lazio e di Zaccagni.

Leggi anche: Inter campione d’Italia nella stagione 2023/2024: ecco quanto guadagna chi vince la Serie A

Chi è Giulia Berdini: età, lavoro e vita privata della fidanzata di Franco Di Mare

Fidanzata da tempo con l’ex direttore di RAI 3 Franco Di Mare, ecco chi è Giulia Berdini: dalle polemiche sulla differenza di età della coppia al lavoro di lei e la vita privata.

Chi è Giulia Berdini: età, lavoro e vita privata

Classe 1991, la Berdini nasce a Roma, città nella quale ancora vive e lavora. Sulla sua infanzia e la sua vita privata non sappiamo molto essendo lei una persona molto riservata.

La donna ha studiato marketing alberghiero, iniziando in seguito una carriera come manager nel settore della ristorazione e divenendo responsabile dei servizi di ristorazione della sede RAI di Saxa Rubra, proprio vicino agli studi del programma Unomattina, a lungo condotto dal compagno Franco Di Mare. Tale prossimità avrebbe inoltre favorito l’incontro tra i due, facendo sbocciare da lì a poco visto la loro storia d’amore.

La relazione tra i due ha avuto inizio nel 2017, ben dopo il divorzio tra Di Mare e l’ormai ex moglie Alessandra assieme alla quale adottò la piccola Stella in un orfanotrofio di Sarajevo, luogo in cui il giornalista ha svolto il ruolo di inviato di guerra. La storia dell’adozione è poi diventata uno splendido libro, scritto dallo stesso Di Mare, ed in seguito una fiction in onda su RAI 1 dal titolo L’angelo di Sarajevo. Proprio per questo, quando la storia con la Berdini divenne di dominio pubblico, non mancarono le critiche alla coppia, soprattutto per i 36 anni di differenza tra i due. Proprio a riguardo intervenne l’ex direttore di RAI 3 con una lunga lettera su Facebook dove affermò:

“Dopo anni di separazione di fatto, a me è successo di incontrare un’altra persona. Capita. E per certi aspetti è una benedizione. Vuol dire che la vita va avanti, se si è capaci di rimettersi in gioco. Anche questi dovrebbero essere, in definitiva, fatti miei. Giulia è arrivata nella mia vita cinque anni dopo la mia separazione da Alessandra, quando vivevo da solo, e dunque non ha alcuna responsabilità nel fallimento del mio matrimonio. Nessuna. Non avevo messo in conto che, molto banalmente, il cuore conosce ragioni che la ragione non conosce, come diceva Pascal molto prima di diventare un bigliettino nei cioccolatini. Ora so che è vero”.

Giulia Berdini contro Fedez

La Berdini fece parlare di se nel 2021 in seguito al caso Fedez dopo il Concerto del Primo Maggio, quando il rapper accusò la RAI di censura e di non avergli permesso di fare nomi e cognomi durante il discorso preparato per l’evento. In difesa del compagno Giulia si sfogò su Instagram, attaccando il marito della Ferragni:

“Fedez è nullità del mainstream, paraculo occulto, innocuo come un omogenizzato Plasmon. Assomiglia a Cetto Laqualunque durante un comizio in un centro sociale ed è bisognoso di pubblicità e visibilità”.

Giulia Berdini su Instagram

Con quasi 38 mila follower la Berdini è molto seguita su Instagram, al punto da poter essere considerata una vera e propria influencer. Sui social la donna pubblica vari scatti di se e della sua vita privata, anche se è da circa un paio d’anni che il suo profilo non viene aggiornato con nuove fotografie.

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Le migliori crypto AI di oggi 

Tra le criptovalute AI più rilevanti oggi troviamo Bittensor (TAO), Fetch.ai (FET) e SingularityNET (AGIX), che stanno rivoluzionando il settore con soluzioni innovative e potenzialmente rivoluzionarie. 

Ma non è tutto, in questo articolo daremo un’occhiata anche un nuovo progetto, WienerAI, che attualmente si trova in fase di prevendita e che promette di combinare l’intelligenza artificiale con l’umorismo, attirando l’interesse degli investitori con la sua narrazione unica e le potenziali opportunità di guadagno.

MAGGIORI INFORMAZIONI SUL TOKEN $WAI

Le migliori crypto AI

Nell’ambito delle criptovalute, il settore dell’intelligenza artificiale (AI) sta rapidamente emergendo come uno dei più innovativi e promettenti. Tre delle criptovalute più rilevanti in questo spazio oggi ci sono Bittensor (TAO), Fetch.ai (FET) e SingularityNET (AGIX), ognuna delle quali offre soluzioni uniche che stanno rivoluzionando il modo in cui concepiamo e utilizziamo l’AI.

Bittensor (TAO) mira a creare un “internet neurale” rivoluzionando lo sviluppo delle piattaforme di apprendimento automatico. Il progetto sta creando un mercato peer-to-peer per l’intelligenza artificiale, dove i modelli di intelligenza artificiale possono combinare le loro conoscenze, creando essenzialmente una “mente collettiva digitale”. 

TAO offre un ecosistema decentralizzato che permette una rapida condivisione delle conoscenze tra i sistemi di intelligenza artificiale, promettendo di trasformare radicalmente il modo in cui vengono sviluppate e distribuite le tecnologie di AI.

Fetch.ai (FET), lanciato nel marzo 2018, è incentrato sull’intelligenza digitale e mira ad accelerare la ricerca e la distribuzione delle tecnologie emergenti come blockchain e AI. La piattaforma Fetch.ai offre soluzioni progettate per individui, organizzazioni e l’Internet delle cose (IoT). 

FET è la criptovaluta nativa della piattaforma Fetch.ai e viene utilizzata dagli utenti per consumare servizi all’interno della piattaforma. Gli utenti possono anche fare staking dei propri FET per avere voce in capitolo nella governance e nella direzione della piattaforma Fetch.ai.

SingularityNET (AGIX) è un token AI che mira a democratizzare gli strumenti e i servizi di AI. Lanciata nel 2017, la piattaforma è un mercato in cui gli sviluppatori possono costruire, condividere e monetizzare i loro strumenti di AI. Le transazioni elaborate nel mercato di SingularityNET vengono condotte in AGIX, il token AI nativo del progetto. AGIX è richiesto per le transazioni sulla piattaforma e conferisce diritti di governance ai detentori.

In sintesi, TAO, FET e AGIX rappresentano tre delle criptovalute AI più innovative e rivoluzionarie del momento. Ognuna di esse offre soluzioni uniche e promettenti nel campo dell’intelligenza artificiale, e il loro impatto sul futuro dell’AI e delle tecnologie blockchain potrebbe essere significativo, così come lo potrebbe essere quello di questa nuova crypto attualmente in fase di prevendita.

WienerAI: humor e AI nello stesso progetto

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Immagine generata con Midjourney

Nel vasto panorama delle criptovalute, un nuovo arrivato sta attirando l’attenzione degli investitori e degli appassionati di cripto. WienerAI sta facendo parlare di sé grazie a una prevendita di successo che ha già superato i 500.000 dollari e una storia che combina umorismo e intelligenza artificiale in un’unica soluzione.

Nato dalla mente di un geniale scienziato pazzo nel 2132, WienerAI è un ibrido sorprendente di cane, intelligenza artificiale e… salsiccia. Questa miscela insolita è stata il risultato di un incidente in laboratorio durante un esperimento per creare un cane cibernetico avanzato. Ora, WienerAI si presenta come un progetto audace che mira a superare i confini tra l’AI e la tenerezza di un cucciolo.

Ciò che distingue WienerAI è il suo approccio unico alla comunità e all’umorismo. Con la sua narrativa accattivante e l’entusiasmo per il coinvolgimento dei fan, WienerAI sta conquistando un seguito sempre più ampio sui social media e nei circoli delle criptovalute.

Ma WienerAI non è solo un fenomeno virale; offre anche opportunità di investimento interessanti. Attualmente in fase di prevendita, WienerAI è disponibile a un prezzo scontato, consentendo agli investitori di ottenere una fetta di questo progetto innovativo a un costo accessibile. Inoltre, con un programma di stake che offre ricompense fino al 1400% annuo, i titolari del token $WAI hanno l’opportunità di ottenere un guadagno passivo.

Il progetto ha recentemente superato i $500.000 di raccolta fondi durante le prime due settimane di prevendita, suggerendo un interesse significativo da parte della comunità. Con il continuo supporto e l’entusiasmo dei sostenitori, WienerAI potrebbe benissimo diventare una delle storie di successo più sorprendenti nel mondo delle criptovalute.

In conclusione, WienerAI offre una combinazione unica di innovazione tecnologica e intrattenimento. Con una base di fan sempre più ampia e un potenziale significativo per l’apprezzamento del valore del token, WienerAI rappresenta un’opportunità emozionante per gli investitori e gli appassionati di criptovalute che vogliono essere al passo con le ultime tendenze nel settore dell’AI e delle blockchain.

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Isola dei famosi, le anticipazioni del 29 aprile: naufraghi in lite e il nuovo televoto

Dopo la mancata messa in onda della puntata di giovedì 25 aprile, L’isola dei famosi riprende lunedì 29 aprile alle 21.20 su Canale 5 e in contemporanea su Mediaset Infinity.

Animi tesi e infervoriti hanno caratterizzato gli ospiti dell’Isola e il programma, che ricordiamo essere iniziato l’8 aprile, vede già 5 concorrenti abbandonare il gioco. Tra l’abbandono di Pietro Fanelli, il ritiro momentaneo di Daniele Radini Tedeschi e i commenti degli altri naufraghi ecco che cosa è successo settimana scorsa a L’isola dei famosi e le anticipazioni del 29 aprile.

Perché Fanelli abbandona L’isola dei famosi e cosa hanno avuto da dire gli altri naufraghi

La produzione del reality ha annunciato che Pietro Fanelli ha deciso di abbandonare il programma e quindi il televoto è annullato. L’ambiente teso e poco accogliente che si è creato è stato sicuramente un fattore determinante per questa decisione. Ma cosa è successo?

Sembra che la pasta sia il motivo per cui i rapporti tra Fanelli e gli altri naufraghi si siano fatti tesi: a seguito di un commento di Pietro in cui dice che la pasta vinta dal gruppo è sua e che per sua generosità la condivide con il resto, gli altri concorrenti non si sono trattenuti nel esprimere il loro disappunto.

«Non è la tua pasta, è per il gruppo. Altrimenti sai cosa c’è? Ti prendi la tua ca**o di pasta e vai nell’altra isola e stai da solo. Te la puoi prendere tutta. Ti hanno detto di portare la ricompensa al gruppo. Hai rotto le pa*** Pietro»

Sono state le parole di Greta Zuccarello che in seguito al confessionale ha aggiunto «Penso che Pietro sia veramente scorretto. Può mangiare tutta la pasta che vuole mangiare, non mi interessa niente, ma non mi faccio trattare così da nessuno».

La reazione di Daniele Radini Tedeschi e il suo ritiro temporaneo

Mentre Matilde riunisce tutti il gruppo per lo stretching mattutino in riva al mare e Ares prova a riaccendere il fuoco, Daniele protesta contro il famoso furto del cibo, l’organizzazione delle scorte e tutti coloro che hanno violato il regolamento abbandonando momentaneamente la Playa.

Una delle vittime dei duri giudizi di Daniele è Joe Bastianich, che prima del suo ritiro ha criticato la leadership dello chef.

Anticipazioni Isola dei famosi: la nomination

La produzione a seguito del ritiro di Pietro ha dovuto annullare il televoto e rimborsare il pubblico che aveva già votato. Viene riaperto con gli altri concorrenti che erano già nomination Joe, Khady, Daniele, Rosanna e Sonny.

I voti precedenti non verranno considerati validi e il nuovo televoto rimane aperto fino alla puntata del 29 aprile.

La nuova programmazione de L’isola dei famosi

Fin ad ora l’appuntamento con L‘isola dei famosi 2024 è stato bisettimanale con l’eccezione di giovedì 25 aprile la cui puntata è stata registrata ma non è andata in onda a causa di sovrapposizioni di location con il programma “gemello” spagnolo.

Anche giovedì 2 maggio non è previsto alcun collegamento ma per il resto il reality riprende la sua programmazione lunedì 29 aprile su Canale 5 (dal lunedì al venerdì alle 10.55 e alle 13.40), Italia 1 (dal lunedì al venerdì alle 13 e alle 18), tutti i giorni su Mediaset Extra dove è annunciato anche un collegamento serale (alle 21,10), e le repliche ed extended edition su La5.

Tutte le principali meme coin sono in rosso oggi, mentre Dogeverse supera 12 milioni

Il mercato delle criptovalute oggi è in profondo rosso e secondo CoinMarketCap, sono le meme coin in questo momento a spingere il settore verso nuovi minimi. In controtendenza però, c’è la nuova meme coin, Dogeverse, che in fase di prevendita nel fine settimana ha superato anche il traguardo dei 12 milioni di dollari.

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Cosa sta succedendo?

DOGE, BONK, PEPE e FLOKI sono in testa a questo trend negativo, a cui però non è scampato nemmeno la criptovaluta regina. Il Bitcoin, che nei giorni scorsi ha ripetutamente flirtato con i 64.000 dollari, non è riuscito a superare in modo decisivo quel livello e da allora sono riemersi “gli orsi”. In poche ore la loro azione ha spinto il principale asset digitale a un minimo di 10 giorni ben al di sotto dei 62.000 dollari, prima di un leggero recupero.

Nonostante una piccola ripresa da allora, il BTC è ancora in rosso, avendo perso più del 2,9% del suo valore nelle ultime 24 ore. Ma come anticipato, il panorama delle altcoin è anche peggiore. Solana è in testa alla classifica con un calo del 6% che l’ha portata a 134 dollari. Ethereum, tra i top performer della scorsa settimana, si è ora ritirato del 4,2% e sta lottando per rimanere vicino alla soglia dei 3.200 dollari.

Le perdite sono ancora più evidenti tra i rappresentanti del regno delle meme coin. DOGE ha perso quasi il 6% e ora viaggia sui 0,14 dollari. BONK ha fatto anche peggio e ha perso quasi il 10%, seguita da PEPE (-10%) e FLOKI (-9,5%). 

Questi cali hanno danneggiato i trader che hanno utilizzato leve in modo massiccio, con oltre 45.000 partecipanti al mercato speculativo liquidati solo nell’ultimo giorno. Il valore totale delle posizioni distrutte è di poco superiore ai 100 milioni di dollari. La liquidazione più consistente si è verificata su OKX per un valore di quasi 3 milioni di dollari.

La recente liquidazione dei trader e il declino delle meme coin evidenziano la volatilità e il rischio insito nel mercato delle criptovalute. Le rapide fluttuazioni di valore, in particolare nel settore delle meme coin, possono portare a perdite significative per i trader, soprattutto per quelli che hanno una leva finanziaria elevata. 

Questo sottolinea l’importanza di un’attenta gestione del rischio e di una ricerca approfondita prima di entrare in mercati così volatili. Ed è proprio per questo motivo, che nel fine settimana molti hanno rivolto la loro attenzione verso questo progetto in fase di lancio.

Dogeverse sorprende il mercato superando i 12 milioni in prevendita

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Immagine generata con Midjourney

Dogeverse è una new entry nel mondo delle criptovalute, che si destreggia tra diverse blockchain come Ethereum, BNB Chain, Polygon e altre ancora. Con un’ambiziosa prevendita che ha fruttato già oltre 12 milioni di dollari in un breve lasso di tempo, Dogeverse ha catturato l’entusiasmo degli investitori grazie al suo approccio innovativo e alla sua ampia accessibilità.

Ciò che rende Dogeverse unico è la sua capacità di operare su più blockchain, garantendo agli investitori un accesso facilitato e una maggiore flessibilità. Questo si traduce in transazioni più efficienti in termini di costi e velocità, offrendo agli acquirenti un’esperienza più fluida e conveniente.

Con una disponibilità totale di 200 miliardi di token, Dogeverse ha destinato una parte significativa di essi alla prevendita in corso, permettendo agli investitori di accaparrarsi il proprio pezzo di questo progetto innovativo fin dall’inizio. Inoltre, il progetto ha previsto una distribuzione equa dei fondi, riservando una percentuale per lo staking, il marketing, lo sviluppo e le partnership future.

Uno dei punti di forza di Dogeverse è il suo protocollo di staking, che consente ai possessori di token di guadagnare ricompense mentre contribuiscono alla sicurezza e alla stabilità della rete. Con un rendimento percentuale annuo (APY) del 91%, il protocollo di staking offre un’opportunità interessante per gli investitori che possono così generare rendimenti passivi sul proprio investimento.

Gli investitori sono entusiasti di partecipare alla prevendita di Dogeverse, soprattutto in vista del lancio del token su exchange decentralizzati (DEX), che promette di aumentare ulteriormente l’accessibilità e la liquidità del token. Per rimanere aggiornati sulle ultime notizie riguardanti Dogeverse, gli investitori possono seguire gli account ufficiali su Twitter e Telegram.

In conclusione, Dogeverse rappresenta un’innovativa e promettente aggiunta al panorama delle criptovalute, poiché offre agli investitori un’opportunità unica per partecipare a un progetto all’avanguardia con ampie prospettive di crescita nel futuro del settore delle meme coin.

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Bonus tredicesima e superbonus lavoro, attesa per il Decreto 1° maggio: ecco cosa prevede

Il Consiglio dei ministri del prossimo 30 aprile sarà bello carico di novità. Al vaglio del governo il nuovo Decreto primo maggio, nella quale saranno inserite importanti novità in tema di lavoro: dal bonus tredicesima al superbonus lavoro.

Il bonus tredicesima era saltato nel Cdm del 23 aprile, anzi dopo vari annunci il provvedimento non è proprio entrato nella discussione.

Si è temuto che a dicembre gli 80 euro per i redditi sotto i 12.000 fossero saltati. Anche se la premier Giorgia Meloni ha sempre sottolineato di tenere alla misura e di volerla farla entrare nel Cdm del 30 aprile.

Dopo l’annuncio della sua candidatura alle prossime europee, la premier potrebbe, secondo alcuni anche modificare e far salire l’importo del Bonus tredicesima portandolo da 80 euro a 100 euro facendo ampliare anche la platea ed erogandolo  a coloro che hanno un reddito non superiore ai 28.000 euro.

E non solo Bonus Tredicesima: il governo nel prossimo Cdm del 30 aprile porterà il Decreto 1° maggio che prevede, oltre al bonus tredicesima, un nuovo pacchetto di misure di incentivi fiscali e sul lavoro.

Dovrebbero rientrare numerose agevolazioni fiscali potenziate extra deduzioni o superbonus lavoro, agevolazioni contributive per il Sud, bonus tredicesima e cuneo fiscale.

Scopriamo nel dettaglio cosa prevede la bozza del Decreto 1° maggio.

Bonus tredicesima, Superbonus Lavoro e non solo: attesa per il Decreto primo Maggio

Nello scorso Cdm del 23 aprile il bonus tredicesime era saltato facendo temere il peggio.

Il provvedimento figurava nell’ordine del giorno del pre-Cdm, ma all’improvviso è sparito tanto da non essere inserito nella convocazione diffusa prima del consiglio dei ministri.

Ma oggi arriva quasi a sorpresa la bozza del decreto 1° maggio che sarà discusso domani 30 aprile in Cdm.

Si ripropone, dunque come lo scorso anno, il Decreto primo maggio, proprio in vista della festa dei lavoratori.

Il decreto pare venga anticipato alle principali sigle sindacali nazionali, ma senza che queste possano avere un confronto diretto con il governo.

Nel Decreto primo maggio ci sarà importanti novità sul tema lavoro.

In primis, si prevede il lancio del Superbonus Lavoro, o meglio definito come riforma dei fondi coesione. Si tratta cioè di un’extra deduzione del 120 (o 130) per cento concessa alle aziende che incrementano la forza lavoro.

In realtà questo superbonus era già stato introdotto nella riforma fiscale dello scorso anno ma ancora ad oggi non risulta messa in atto.

Poi torna il bonus tredicesime che come già anticipato potrebbe modificarsi.

Il nuovo bonus potrebbe passare da 80 euro a 100 euro per lavoratori con un  reddito di lavoro dipendente non superiore a 28.000,00 euro.

Inoltre altro requisito per ricevere l’incentivo una tantum è che ci sia a carico un coniuge e/o almeno un figlio a carico anche nato fuori dal matrimonio, ma riconosciuto, adottivo o affidato.

Come abbiamo detto si tratta di una misura una tantum e che sarà valida solo per le tredicesime di questo anno con eventuale possibilità di essere rifinanziata.

Si tratterebbe di una misura valida solo per la tredicesima di quest’anno e, di conseguenza, eventualmente da rifinanziare per i prossimi anni.

Inoltre sarò discusso nel prossimo Cdm anche il bonus assunzioni al Sud e la detassazione dei premi di produzione.

Superbonus lavoro, Bonus tredicesima ma anche Dl Coesione

Dopo il Superbonus Lavoro e il Bonus tredicesime l’altro provvedimento atteso è il Dl Coesione.

Questo prevede di ridettare le regole per gli oltre 40 miliardi di fondi europei che vengono assegnati all’Italia dalla Ue ogni sette anni.

Il decreto prevede l’applicazione anche ai  fondi strutturali delle stesse regole di gestione del Pnrr.

Quindi sanzioni e una razionalizzazione della destinazione delle risorse.  

Il decreto Coesione contiene anche una parte che riguarda il lavoro: sostegni alle aziende che assumono, politiche attive e formazione.

Polemica dalla sigle sindacali

Polemica intanto da parte dei sindacati per la convocazione a sorpresa per oggi 29 aprile a Palazzo Chigi.

Le sigle ascolteranno le novità del Decreto 1° maggio proprio dalla premier Giorgia Meloni.

Anche lo scorso anno, la convocazione e il Cdm furono a ridosso del 1° maggio, scatenando allora come adesso l’irritazione dei sindacati.

Le varie sigle infatti lamentano una  mancata trattativa  sui provvedimenti che riguardano i lavoratori.

Il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, inoltre a rassicurato le parti che nel Cdm del 30 porterà il decreto legislativo sull’Irpef e quello attuativo della delega fiscale, atteso già la scorsa settimana e slittato come il bonus tredicesime.