Sulla scia dell’andamento incerto del Ftse Mib, al momento la seduta di Leonardo si conferma senza infamia e senza lode.
Leonardo poco mosso sul Ftse Mib
Il titolo, dopo aver archiviato la sessione di venerdì scorso con un progresso di oltre un punto e mezzo percentuale, oggi ha avviato gli scambi in salita e dopo aver toccato un top intraday a 22,07 euro, si è mosso a passo di gambero.
Mentre scriviamo, Leonardo viene fotografato a 21,74 euro, con un frazionale rialzo dello 0,05% e oltre 700mila azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 4 milioni.
Leonardo: trattative per cessione di un asset non core
Leonardo finisce sotto la lente dopo che Seri Industrial società italiana quotata attiva nella produzione e riciclo di accumulatori elettrici al piombo e al litio, su richiesta della Consob, ha ufficializzato di avere trattative in corso con Leonardo e Invitalia, agenzia governativa italiana controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, per acquistare una quota di maggioranza di Industria Italiana Autobus, IIA, ex Irisbus e Bredamenaribus.
Nel bilancio 2023 di Leonardo, la partecipazione del 29% in Industria Italiana Autobus, è stata svalutata per 57 milioni di euro e classificata tra le attività possedute per la vendita, citando trattative in corso per le quali il closing è atteso entro il 2024. Il restante capitale di Industria Italiana Autobus è detenuto da Invitalia per una quota del 43% e dalla turca Karsan per il 29%.
Leonardo: il commento e la strategia di Equita SIM
Gli analisti di Equita SIM, in una nota diffusa questa mattina evidenziano che, sebbene si tratti di un asset di dimensioni ridotte, la sua cessione sarebbe positiva in quanto eliminerebbe un asset non-core e con performance particolarmente negative.
In attesa di novità, la SIM milanese mantiene una view bullish su Leonardo, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 23 euro.
Leonardo: Banca Akros alza il target price
A puntare su Leonardo è anche Banca Akros, che oggi ha ribadito il rating “buy”, con un target price alzato da 21 a 29 euro, valore che implica un potenziale di upside di oltre il 33% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.
Gli analisti esprimono le loro perplessità in merito al fatto che Leonardo meriti ancora uno sconto rispetto ai competitors, se si considera che il gruppo vanta una crescita dell’utile per azione superiore e una del free cash flow quasi identica.
Banca Akros evidenzia che se si valuta Leronardo sulla base dei multipli medi di Bae e Thales si ottiene un fair value di 29,3 euro, mentre la media dei multipli dei competitors europei porta a un prezzo obiettivo a 35,1 euro.